L’Agente immobiliare è una figura imprenditoriale che funge da mediatore tra due parti, allo scopo di concludere una trattativa di compravendita o affitto di un immobile.
Le mansioni richieste a questo professionista sono relative a competenze giuridiche, come i diritti reali, l’ipoteca, lo stato di fatto giuridico degli immobili; a competenze amministrative, come tutte le nozioni fiscali inerenti ad adempimenti fiscali, tasse ed imposte, finanziamenti ed agevolazioni finanziarie; ed a competenze sulle concessioni edilizie.
La sua formazione parte dal conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado e si conclude con il superamento di un apposito esame, scritto e orale, alla Camera di commercio di residenza.
Chi è l’Agente Serpente?
Articolo 1759, comma 1 del codice civile determina che “il mediatore deve comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possono influire sulla conclusione di esso”.
Il Buon Agente deve quindi comunicare anche situazioni a lui scomode o che potrebbero mettere a rischio l’affare. Non sempre succede e per questo è intervenuta recentemente la Corte di Cassazione a riguardo (con l’ Ordinanza n. 20512 del 29.9.2020) ricordando agli agenti la loro responsabilità verso entrambe le parti e l’obbligo di esercitare il criterio della media diligenza professionale.
L’Agente Serpente, invece, è colui che si fa accecare dal mero guadagno, trascurando le proprie responsabilità morali e professionali.
Guadagno medio e costi
Il presupposto principale che anima questa professione è la ricerca continua di proprietari di immobili che potenzialmente siano interessati a mettere in vendita le loro proprietà. Successivamente è necessario fare un sopralluogo che presupponga non solo un controllo materiale ma anche giuridico ed amministrativo, un’analisi e successiva una valutazione dell’immobile, prima di procedere alla messa in vendita. I costi si concentrano su investimenti nel marketing che presuppongono la diffusione di immagini fotografiche, video, annunci pubblicitari, volantini e manifesti finalizzati a pubblicizzare i vari immobili.
Il guadagno dell’agente si quantifica in provvigioni, ovvero una percentuale del valore dell’affare. Quest’ultime variano in base alla complessità della compravendita, solitamente la provvigione dedita alla mediazione oscilla tra il 2 e il 5 per cento.