Mutuo oggi: è davvero così difficile?

La situazione attuale nello stivale

Nel I trimestre 2022 il mercato immobiliare continua a crescere sia rispetto al I trimestre 2021 (a sua volta già in ripresa sui primi tre mesi del 2020, nei quali si erano osservati i primi segnali di sofferenza per l’insorgere della pandemia) sia nel confronto con il I trimestre 2019 (+23,9%).

Se nel I trimestre 2021 l’aumento tendenziale delle compravendite aveva riguardato più i piccoli centri (+41,8% contro +30,8% delle grandi città), nel I trimestre 2022 risulta distribuito più equamente

(+10,4% e +9,9%).

Anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare risultano in ripresa suI I trimestre 2021 e sullo stesso trimestre del 2019.

Il profilo creditizio 

Sono indicatori fondamentali, poiché consentono alla banca di valutare se il cliente possiede le caratteristiche necessarie a garantire il pagamento puntuale di ogni singola rata.

L’età

Naturalmente è necessario avere raggiunto la maggiore età per poter accedere a un mutuo.

Per quanto riguarda invece la durata, le banche tendono a concedere prestiti la cui estinzione non sia prevista oltre i 75-80 di età del richiedente, per ovvi motivi di aspettativa di vita.

Il reddito

Perché vi sia concesso un mutuo è necessario che dimostriate alla banca di possedere un’entrata fissa e la continuità del vostro reddito.

Se siete lavoratori dipendenti, e avete dunque un contratto di lavoro tradizionale, dovrete fornire all’istituto di credito le vostre ultime buste paga, mentre ai lavoratori autonomi e ai collaboratori è richiesto di presentare le ultime due o tre annualità di dichiarazione dei redditi.

Attenzione però: molte banche, anche se non tutte, vi concederanno un prestito solo nel caso in cui l’importo mensile della rata non superi un terzo del totale delle vostre entrate.

Questo criterio è forse un po’ rigido, ma consente all’istituto di credito di avere maggiori garanzie che il credito sia effettivamente in grado di essere saldato.

Affidabilità creditizia

Per esaminare l’affidabilità creditizia del richiedente, gli istituti di credito ricorrono a delle specifiche banche dati, come Crif o Experian.

Si tratta di sistemi di informazione creditizia il cui scopo è mantenere un registro che classifica i pagatori in “buoni”, ovvero tutti coloro che hanno sempre onorato con puntualità eventuali prestiti, e “cattivi”. In quest’ultima categoria rientrano tutti gli individui che hanno riscontrato problemi nel saldo dei prestiti, sia che si tratti di un ritardo nel pagamento delle rate di mutui precedentemente concessi, sia di difficoltà nel saldo delle carte di credito.

Ovviamente, se risultate classificati tra i “buoni” pagatori, non avrete problemi ad accedere al mutuo, mentre se siete annoverati nella seconda categoria potreste rischiare un rifiuto da parte della banca.

Le Variabili

Una volta ottenuti tutti i dati inerenti al profilo creditizio del richiedente, la banca possiede già gli elementi necessari per fare una valutazione e prendere una decisione.

Tuttavia, nel caso in cui il vostro profilo creditizio non sia perfettamente in linea con quello richiesto dall’istituto di credito, potrete avvalervi di alcune variabili che vi aiuteranno a migliorare la vostra posizione e a concludere comunque un accordo con la banca.

Il cointestatario

Nel caso in cui la banca giudicasse insufficiente il vostro reddito mensile, potrete tentare di risolvere il problema inserendo tra gli intestatari del mutuo anche una seconda persona, che potrà essere il vostro coniuge o convivente.

In questo modo, il cointestatario diventerà responsabile, insieme a voi, del pagamento del finanziamento, ma, allo stesso tempo, contribuirà anche, tramite il suo reddito, a farvi raggiungere gli standard richiesti dalla banca.

Il garante

Un’altra soluzione estremamente diffusa a questa problematica è l’inserimento, all’interno del contratto di mutuo, di un garante.

Il garante, solitamente un genitore, è un soggetto che si impegna a corrispondere alla banca le rate del finanziamento, nel caso in cui il mutuario non si trovi nella condizione di poterle saldare autonomamente.

Polizza assicurativa

Se non è possibile inserire un garante, si può comunque ricorrere alla stipula di una polizza assicurativa.

Questa interviene nel momento in cui il cliente, per vari motivi, si trovasse impossibilitato per un determinato periodo a pagare le rate del mutuo.

La polizza assicurativa è sicuramente un’opportunità per il mutuario, ma rappresenta anche un notevole guadagno per l’istituto di credito, il quale, in quanto distributore dell’assicurazione, ci guadagna una commissione. 

Fonte: magazine.coldwellbanker.it

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