L’IMU, Imposta Municipale Propria, è il tributo istituito dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011 e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari.
Dal 2011 ad oggi la normativa IMU è stata sottoposta a diverse modifiche, l’ultima delle quali sopraggiunta con la Legge di Bilancio 2020, che ha cancellato la TASI, accorpandola di fatto all’IMU.
L’Imu si puo’ pagare in due quote:
–> il 16 giugno si paga un acconto (o prima rata);
–> il 16 dicembre è necessario eseguire il pagamento della seconda rata, per il saldo dell’imposta dovuta. I contribuenti hanno la possibilità di saldare anche in un’unica rata entro il 16 giugno.
L’art. 35, comma 4, D.L. n. 73/2022 (decreto Semplificazioni), così come modificato dal decreto Milleproroghe proroga al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione della dichiarazione sull’IMU relativa all’anno di imposta 2021. Entro la stessa scadenza dovranno essere inviate anche le dichiarazioni relative al 2022.
La dichiarazione Imu 2022 deve essere presentata dai soggetti passivi possessori di immobili, non deve essere presentata ogni anno, ma solo nel caso in cui ci siano state variazioni. I soggetti obbligati a pagare l’Imu 2022 sono: i proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli; titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie); il concessionario di aree demaniali; il locatario di immobili in leasing; il coniuge a cui viene assegnata la casa coniugale a seguito di separazione legale (ma solo nel caso di abitazione “di lusso”).
Non si deve presentare la dichiarazione Imu 2022 per quanto riguarda gli immobili adibiti ad abitazione principale, perché si tratta di un’informazione già disponibile per il Comune. L’esenzione si applica anche alle pertinenze di categoria catastale C2, C6 e C7.
C2 (magazzini e locali di deposito come cantine e solai); C6 (stalle e scuderie, garage); C7 (tettoie chiuse o aperte).
Per il calcolo IMU 2022 bisognerà avere a disposizione i seguenti dati:
- rendita catastale;
- coefficiente dell’immobile;
- aliquota stabilita dal Comune.
Per il calcolo bisogna partire dalla base imponibile dell’imposta che è uguale alla rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5%. A questa si devono poi applicare i moltiplicatori o coefficienti Imu, diversi per ogni categoria catastale. All’importo così ottenuto bisogna applicare le aliquote decise dai Comuni dove si trova l’immobile con opportuna delibera.
L’Imu 2023 potrà essere pagata tramite:
- Bollettino postale compatibile col modello F24
- Modello F24
- La piattaforma PagoPA
Per tutte le informazioni specifiche su agevolazioni, riduzioni e ritardi di pagamento consigliamo l’articolo de “Il Sole 24 Ore”
Imu 2022, pagamento del 16 giugno: tutto quello che c’è da sapere in 9 domande e risposte“.
Fonte: informazionefiscale.it